David Huerta, La strada bianca
Edizioni Kolibris 2015 – Collana Quetzal
Traduzione di Chiara De Luca
ISBN: 978-88-96263-90-7
202, € 12
Quella di David Huerta è una poesia dei quattro elementi, nutrita di terra e di fuoco e d’aria e d’acqua, profondamente radicata nella tradizione, intrisa di riferimenti alla letteratura e all’arte figurativa, eppure pervasa dall’ansia della ricerca. Nel processo della sua scrittura, il poeta sembra voler inspirare il reale, per espirarlo nel verso. E l’andamento del verso si fa ora franto e rapsodico, mentre la parola si rarefa, si spoglia, si fa essenziale, ora disteso, mentre la parola si fa fluviale, incontenibile, nella successione folgorante delle immagini mentali, delle illuminazioni, delle repentine visioni cui il poeta si abbandona. La voce di Huerta si muove su un’ampia gamma di registri, da quello più ermetico, a quello più colloquiale e comunicativo, contaminando la lingua alta della poesia con il linguaggio quotidiano, confondendo i piani di realtà e immaginazione, sogno e memoria, esperienza individuale e storia collettiva. Il verso di David Huerta è potente, trascinante, il suo immaginario ricco e sorprendente, la sua simbologia profonda e variegata, il suo lessico a volte volutamente enciclopedico e oscuro, agglomerante. Costante in questo libro è il riferimento al mito, esplorato e approfondito fino all’interiorizzazione, attualizzato, quasi a volerlo incarnare, per renderlo tangibile e accessibile.C’è nella poesia di Huerta una costante tensione verso un oltre irraggiungibile, verso cui lo sguardo si rivolge scrutando fino a restarne accecato. C’è a volte un ripiegamento quieto nell’interiorità, ma solo per raccogliere le forze e tornare con maggiore slancio ad accogliere dentro di sé il movimento spasmodico d’immagini e visioni, di cadute a capofitto nel buio, al confine con il silenzio, e improvvise accensioni nella polifonia del grido.
Chiara De Luca
Il fuoco visibile
Questo è il fuoco della visibilità, .
scaglie di stracci, resti arrossati
sotto le pieghe delle braci, delle lamine
di esche adirate. Fuoco di tavole
e di paragrafi, di palpebre socchiuse
e d’inchiostri di fulmini; fuoco
di curve luminosità; fuoco
di danza e fenomenologia, attecchito
nei filamenti dell’apparenza.
Questo è il fuoco che sgorga dagli occhi:
il fango fragile e fine delle retine,
i filamenti d’argilla
delle strenue pupille. Di terra
il fuoco nell’aria delle acque,
elementare, incosciente macchinico
nel suo battito d’ala di scarnito automa
che s’infiammi di passioni e marionetta
nella mano fervida e fugace
dell’ossigeno. Fuoco centrale e fluido
delle cose, dei corpi. Fuoco
dei nomi, scarti di suoni
ardenti sulle labbra
del silenzio impossibile.
El fuego visible
Esto es el fuego de la visibilidad,
astillas de trapos, enrojecidos restos
debajo de los pliegues de brasas, de las láminas
de yescas irritadas. Fuego de mesas
y de párrafos, de párpados entrecerrados
y de tintas de centellas; fuego
de curvas luminosidades; fuego
de danza y fenomenología, enraizado
en los filamentos de la apariencia.
Esto es el fuego que sale de los ojos:
el barro fino y frágil de las retinas,
los hilos de arcilla
de las heroicas pupilas. De tierra
el fuego en el aire de las aguas,
elemental, inconsciente maquínico
en su aleteo de adelgazado autómata
que se inflamara con pasiones y marioneta
en la mano fugaz y fervorosa
del oxígeno. Fuego central y fluido
de las cosas, los cuerpos. Fuego
de los nombres, pedacería de sonidos
ardiendo en los labios
del silencio imposible.
Il fiume dei tuoi occhi
Il fiume dei tuoi occhi si accende in tutto ciò che guardi:
un bicchiere, una liquida pagina, un testo, una ghirlanda.
Il fiume del tuo sguardo porta nelle sue acque la cifra del giorno,
gli utensili della forza, gli strumenti del desiderio.
Il fiume di visibilità che ti conduce solleva
i bicchieri della riconciliazione, il fuoco delle cose.
Il fiume abbondante dei tuoi occhi ti copre con le sue lunghe onde
e ti veste con abiti di trasparenza.
Il fiume moltiplicato del divenire si guarda nei tuoi occhi,
raccoglie nei suoi palmi di diamante il segno del contatto.
Il fiume dei tuoi occhi mi dà il senso del viaggio e mi offre
curiose immagini del tempo, balbuzie eraclitee.
Il fiume dei nostri occhi brilla nell’oscurità delle grida
e si spiega nei mormorii della divinità anelante.
Il fiume degli sguardi torna alle sorgenti della carne
e all’estasi e alla memoria, con un movimento circolare.
Il fiume del guardato si dissolve nella morte e in lei
affonda radici di mutazioni, fiocchi vibranti d’energia.
Il fiume dei tuoi occhi mi rischiara il mondo che toccoe darà alveo
a questa pagina, quando la leggerai e incendierai.
El río de tus ojos
El río de tus ojos se enciende en todo lo que miras:
un vaso, una líquida página, un texto, una guirnalda.
El río de tu mirada lleva en sus aguas el signo del día,
los utensilios de la fuerza, las herramientas del deseo.
El río de visibilidad que te conduce levanta
los vasos de la reconciliación, el fuego de las cosas.
El río abundante de tus ojos te cubre con sus largas ondas
y te viste con ropajes de transparencia.
El río multiplicado del devenir se mira en tus ojos,
recoge en sus palmas de diamante la señal del contacto.
El río de tus ojos me da el sentido del viaje y me ofrece
curiosas imágenes del tiempo, balbuceos heracliteanos.
El río de nuestros ojos brilla en la oscuridad de los gritos
y se despliega en los murmullos de la divinidad anhelante.
El río de las miradas vuelve a los veneros de la carne
y al éxtasis y a la memoria, con un movimiento circular.
El río de lo mirado se disuelve en la muerte y en ella
hunde raíces de mutaciones, copos vibrantes de energía.
El río de tus ojos me aclara el mundo que toco y le dará cauce
a esta página, cuando la leas y la enciendas.
Canzone d’ottobre
Il granello di sale, il pezzo di spiaggia
illuminato dalla luna,
il tavolo nero, la sedia grigia, il verbo trascendere,
i brevi paragrafi del romanzetto di stanotte,
il Finnegans Wake, Londra, Calcutta, i mari
e le estensioni azzurre dei suoi mondi funesti,
le verdi valanghe e il vorticare
della selva elegiaca, i distacchi
enormi della meccanica cosmica,
il mondo fantastico e le sue tigri inaudite
di un dentro e di un fuori concomitanti –
di ritorno al primo movimento
della progressione, i suoi iridati effetti,
i lenti scintillii dei tuoi primi sguardi
nel freddo di un mattino d’ottobre,
i dorati passi del giorno, il pane
e le tazze di caffè, i minuti
delle nostre vite nel tremito di specchi
dell’immanenza, l’amore che provo
per te, la tua presenza, le tue fantasie.
Canción de octubre
El grano de sal, el pedazo de playa
iluminado por la luna,
la mesa negra, la silla gris, el verbo trascender,
los cortos párrafos de la novelita de anoche,
el Finnegans Wake, Londres, Calcuta, los mares
y las extensiones azules de sus mundos aciagos,
las verdes avalanchas y las giraciones
de la selva elegíaca, los desprendimientos
descomunales de la mecánica cósmica,
el trasmundo y sus tigres inconcebibles
de un adentro y un afuera simultáneos–
de regreso al primer movimiento
de la progresión, sus irisadas consecuencias,
los lentos parpadeos de tus primeras miradas
en el frío de una mañana de octubre,
los dorados pasos del día, el pan
y las tazas de café, los minutos
de nuestras vidas en el temblor de espejos
de la inmanencia, el amor que siento
por ti, tu presencia, tus imaginaciones.
David Huerta (Messico, 1949) ha tenuto laboratori di poesia praticamente in tutto il paese; ha partecipato a letture poetiche in Messico e all’estero e curato numerose antologie di poesia. Molti dei suoi libri sono pietre miliari della poesia messicana: Cuaderno de noviembre [Quaderno di Novembre, Era, 1976], Huellas del civilizado [Impronte del civilizzato, 1977], Versión [Versione, 1978; Era, 2005, Premio Xavier Villaurrutia], Incurable [Incurabile, Era, 1987], Historia [Storia, 1990, Premio Carlos Pellicer], Los objetos están más cerca de lo que aparentan [Gli oggetti sono più vicini di quel che sembrerebbe, 1990], La sombra de los perros [L’ombra dei cani, 1996], La música de lo que pasa [La musica di quel che avviene, 1997], El azul en la flama [L’azzurro nella fiamma, Era, 2002].
È stato tradotto in inglese, francese finlandese e altre lingue. Fa parte del Sistema Nacional de Creadores de Arte e ha ricevuto borse di scittura del Centro Mexicano de Escritores e della Fondazione Guggenheim.