Chiara De Luca, Alfabeto dell’invisibile
ISBN: 978-88-99274-90-0
pp. 148, € 15
Nido
Tu che hai sempre avuto il cielo
della tua città natale a raccontarti
se solo alzavi gli occhi per guardarti
ti chiedi perché ho smesso di viaggiare
– oppure di collezionare case e strade,
piazze, assenze, stanze e conoscenze,
il futuro bianco di non avere un forse
questo è il posto giusto per planare –
ti sembra forse sia rinuncia al volo
stringermi attorno le ali per restare,
se è vero che mi mancano le storie
raccolte sul muretto alla stazione,
ogni posto che ho forse nominato
mio quando invece era sgusciato
fuori dall’oblò del finestrino
mentre il regionale proseguiva
incerto la corsa verso la deriva,
perfino quelle notti sui binari
contando e ricontando i passi per tenermi
dall’impietrire solitaria nella neve…
Eppure anche gli uccelli migratori
se volano è per fame o per cercare
un nido sconosciuto cui tornare:
qui oggi ho portato la paglia dei miei giorni
il fango delle fughe, le foglie degli affanni,
uno dopo l’altro i ramoscelli dei ricordi,
e piume rapprese dall’acqua degli sguardi.