Fabia Ghenzovich, Il cielo aperto del corpo

Fabia Ghenzovich, Il cielo aperto del corpo
ISBN 978-88-96263-54-9
pp. 44, € 12

La sussurrata esortazione “Sosta con la bellezza”, pronunciata dall’angelo tra i fiori del gelsomino, rappresenta un invito che la poetessa rivolge a se stessa e al lettore, indicando una possibilità di salvezza dal carico del vissuto, dalle nubi che offuscano il foglio bianco del corpo, prima che possa aprirsi al diluvio del sentire, in umori e respiro, per “una nascita possibile / un mare dentro.”

Il corpo è per la poetessa campo di battaglia dove si affrontano fazioni opposte, nella contesa tra vita e morte, tra rivoluzione e resa, immobilità ed evoluzione. Il corpo è paese in cui convivono i diversi mascheramenti del sé e le molteplici forme della nostra più autentica sostanza, è intreccio di strade lungo le quali ci ripercorriamo, calcando titubanti le tracce di noi stessi fino a raggiungere il bivio tra l’essere e il sembrare, tra quel che pensavamo di incarnare e il nostro futuro potenziale.

Questo stesso libro è corpo vivo, che di pagina in pagina si schiude, chiarisce e svela nella pace del foglio bianco, restando vibrante e vivo sul finale aperto dell’”Io inverso”, del corpo in versi.

Dalla Prefazione di Chiara De Luca

Uno sguardo dall’interno
più di una fine un vedere diverso
così la voce flusso filo o filamento
quando nasce da dentro
dove più densa l’essenza
ovunque muoio e nasco
in ogni momento.

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