Athena Farrokzhad, Bianco su bianco

Collana Alfabet – Poesia nordica contemporanea
Diretta da Bruno Berni e Morten Søndergaard
Athena Farrokhzad, Bianco su bianco
Traduzione e postfazione di Emilio Calvani
Pp. 154, € 15

Il lavoro di Athena Farrokhzad può essere definito come una reazione innescata dall’azione poetica, dove con azione si deve intendere un movimento corale e dinamico come quello presentato in Bianco su bianco. L’inizio del suo percorso come scrittrice, brillantemente proseguito negli anni successivi, dimostra esattamente il suo impetuoso bisogno di ribellarsi, di combattere – e invitare altri a combattere – contro un sistema in cui non si riconosce. Per questo motivo, l’autrice è un personaggio che ha sempre diviso l’opinione pubblica. Nel 2014, un anno dopo la pubblicazione delle poesie ha suscitato reazioni piuttosto contrastanti un suo lungo intervento durante il radioprogramma svedese Sommar & Vinter i P1. In un monologo di circa un’ora, Farrokhzad denuncia le azioni in atto in Svezia da parte di movimenti di estrazione neofascista e accusa apertamente il partito della destra radicale svedese, Sverigedemokraterna (I democratici di Svezia) per le sue logiche nazionaliste, sotto la cui maschera di buonismo, questa la sua accusa, si celano gli stessi intenti che ispirano personaggi come il terrorista norvegese Anders Breivik. Athena Farrokhzad invita a una resistenza collettiva  contro tale tendenza.

In conclusione, il lavoro di Athena Farrokhzad porta nuove storie nel panorama letterario svedese. Storie che intrecciano mondi e tempi diversi, che parlano di resistenza, di trauma e di viaggio. Unendo in coro le diverse voci con cui i membri di una famiglia descrivono il passato, il presente e anche il futuro, l’autrice offre spunti importanti per raccontare la realtà in cui è cresciuta. Come si inserisce lo sguardo del migrante in una società in cui la “norma” tende a relegare quest’ultimo in una posizione marginale e periferica? Spostare l’attenzione su opere come Bianco su bianco costituisce un passo fondamentale per rispondere a questa domanda, permettendoci di osservare nuove e inesplorate dinamiche che raccontano l’attualità della società svedese.

Dalla postfazione di Emilio Calvani

Author:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *