Thomas A. Clark, I centomila luoghi

Collana Guillemot – Poesia scozzese contemporanea
Thomas A. Clark, I centomila luoghi
ISBN 978-88-96263-30-2
pp. 196, € 12

Non c’è sogno in questo immergersi del sole dietro la vetta del monte, in questo sfinimento di salite che arriva alla calma, scavando la solitudine. L’ombra è quieta. Si deforma, discende dai pini, spostandosi come un gesto lieve nella serenità dei trifogli, trovando l’infinito nel tramonto, rivestendo il muschio di cenere. La direzione è data, nell’attesa, dalle lusinghe che si nascondono dietro ogni sentiero, adescati a proseguire la stagione polverosa, la neve cauta, il temporale. La pagina stessa s’inchina all’eterno presente. Non è più tempo di sdoppiarsi nella memoria, d’incontrare il futuro nell’immaginazione. Tutto è sospeso nella costanza dei sentimenti, in una profondità riconducibile alla terra e alle sue mutevoli fragranze. Ma è la superficie a dettare il percorso, a indirizzare la falcata presso la solennità dei laghi, dove lo splendore si perde in un riflesso del destino. Pochi passi divengono battiti d’ala, fino al respiro del bosco, fino al riparo incustodito che copre il tempo con il tremore delle fronde. Si estende l’orma dei versi, nei grovigli, nelle lingue di sabbia, in una nebbia che dissolve la vertigine, restituendo al cuore il dondolio di una barca, ricamata tra il cielo e il mare.

Dalla Prefazione di Gianluca Chierici

c’è voluta metà di una vita
per imparare a star seduti
al sole tra primule e viole
accanto alla pelle secca di una serpe
il dorso contro un muro cadente

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