Richard James Jones, Piccolo uomo

Collana Goldfinch – Poesia gallese contemporanea
Richard James Jones, Piccolo uomo
Traduzione di Chiara De Luca

Prefazione di Stefano Serri
ISBN: 979-12-81236-06-6
pp. 86, € 15

Il poeta, sulla spiaggia, resta a guardare. Sa di essere soltanto pubblico non pagante, ad altri tocca agire, dire, creare. Il vero protagonista è quello che il mare trascina a riva, quello che porta di noi, del nostro occidente-niente, della natura che abbiamo filtrato con la cultura. Sono questi ritrovamenti che scandiscono, fino all’epifania sulla spiaggia di Esoscheletri, la raccolta di Richard James Jones, Piccolo uomo, 29 componimenti dove trovano posto alcune prose e brevissimi elenchi, lo smarrimento e il ricordo, le spoglie dei padri e consigli disattesi, ma soprattutto acqua, che sia onda o irrigazione, fango o ghiaccio o un cane bagnato. Qualcuno parla a Noè, qualcuno prega anche senza il diluvio; per colonna sonora, una pioggia leggera (è debole, non ci pulisce nemmeno dalla merda degli uccelli) e un fondale melmoso per unico orizzonte, l’ultima possibile tempesta da fare con tutta l’acqua che resta.

Non è Prospero il poeta, e neppure Ariele (l’anima è un cane che continua a cercare nel bosco, chissà cosa trova, chissà se ritorna). Forse ci sarà, un giorno, resurrezione, ma qui ci tocca appena un po’ di rianimazione, per questo vecchio dolore impigliato che chiamiamo cuore.

Neppure Calibano: son finiti tutti, i poeti maledetti, ora cercano posto smaniando tra classifiche e rubriche fisse, si credono d’alloro, dimenticano l’animale, il soma e il suo gran peso. L’animale, se ha voce, non ci parla. Gli animali (quanti cani, quanti insetti e uccelli, in queste poche pagine di Jones) non ci parlano, forse hanno finito ogni dialogo con l’umano. Perché, dopo di noi, il mondo non finisce. Potremo estinguerci, noi, ma continua la bellezza. Chi è stato? Tutto si rompe, rivela le sue falle: ripartire, riparare, guarire (salvarsi) non è necessario. Chi è stato?

 

Dalla prefazione di Stefano Serri

Canta

Sii veloce. Abbandona gli attrezzi manuali.
Raduna la madre e il figlio che allatta. Corri.
La coppa dell’altare sta traboccando.
Offri un fuoco di corniolo.

Ascolta. La parola è lampeggiante di nero.
Chiudi a doppia mandata la porta della cappella. Canta.
O fryniau Caersalem ceir gweled.
Per pietà, canta più forte.

Avvicinati di più. Attraverso metallo e sale.
Stringi l’osso pulito di nostro padre.

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