Rose Ausländer, Nella pioggia di cenere la traccia del tuo nome

Collana Danubiana – Letteratura austriaca
Rose Ausländer, Nella pioggia di cenere la traccia del tuo nome
ISBN: 978-88-99274-05-4
pp. 460, € 15

Dopo aver perduto il suo paese natale, Rose Ausländer non ebbe mai più una patria geografica, e forse neppure la cercò. Viaggiando di paese in paese, non affondò mai più le sue radici in alcun luogo. Continuò a soggiornare in stanze d’albergo, per brevi periodi, con la valigia sempre pronta per ripartire. Perché lei una patria l’aveva già trovata, e si trattava di una paese in cui nessuno avrebbe potuto perseguitarla, da cui nessuno avrebbe potuto scacciarla: la parola. Rose Ausländer la sua casa se la costruisce attorno, mattone dopo mattone e d’ogni singolo mattone sfrutta la consistenza piena, giocando sull’opacità semantica delle singole parole e dei singoli sintagmi, ricavandone, paradossalmente, elementi prismatici le cui molteplici sfaccettature mi moltiplicano, riverberando altrettante sfumature di significato
La Ausländer attende i suoi ospiti nella luce della parola chiara, mostrando poi loro quanto quel lucore possa variare, accendersi, smorzarsi, spegnersi improvvisamente nella notte. Malgrado l’esilio, malgrado la sua doppia appartenenza linguistica – inglese tedesca – la Ausländer non perde a fiducia nel lettore, che è costantemente invitato ad abitare quella casa, a popolarla per renderla calda e accogliente. E non perde fiducia nella valenza comunicativa della parola, cerca anzi di sfruttarne appieno tutte le potenzialità. E non perde Numerosi sono i testi meta poetici e di riflessione (e rifrazione) linguistica, numerose le attestazioni di fede alla parola stessa, chiamata in causa come una Madre, nel cui ventre la poetessa trova protezione da tutto ciò che nel passato le ha tagliato la voce, e lo circoscrive e racchiude.

Dalla Prefazione di Chiara De Luca

Paul Celan

Sepolta
in un ermetico silenzio
la sua parola insanguinata
spremuta dalla capsula
del cuore
trasportata da ali
nerostella
dispiega la luce ardente
dalla cui ombra fu
orrendamente
illuminato

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