Collana Mariposa – Poesia brasiliana
Adélia Prado, La durata del giorno
ISBN: 978-88-99274-27-6
pp. 174, € 12
La voce di Prado è limpida, spietatamente sincera con se stessa e con l’altro, talvolta quasi bambina nella sua innocente civetteria e straordinariamente matura nella sua disarmante ironia e auto ironia, che coinvolge e punzecchia anche lo stereotipo del Poeta, che Prado evita accuratamente di indossare quale rifugio o nascondimento, preferendo squarciarlo come un velo ingombrante. Il suo verso rifugge infatti ogni possibile classificazione, la sua voce si sottrae a ogni tentativo di inquadramento, risultando inconfondibile per trasparenza e chiarezza, come il canto di un uccello che emerge all’alba dal folto della chioma di un albero su cui ancora non è scesa la luce, e che riflette la luce impigliata tra i suoi rami. Il mondo poetico di Prado si alimenta della realtà del suo quotidiano, fino a implodere talvolta alle dimensioni di una stanza, dove una donna si rifugia certa di poter vivere “d’acqua e una mezza razione”, nell’abbraccio della propria mano, nel conforto della propria parola, lasciando tuttavia aperte porte e finestre all’infinito che figura e si figura nel costante dialogo con Dio, che non è mai dogmatico e ortodosso, bensì sempre amichevole e confidenziale. Dio diviene per Prado interlocutore privilegiato e materia primordiale, caos quale presupposto essenziale di ogni creazione, recipiente della parola senza fondo anche quando sembra venir meno ogni possibilità di accoglienza e di ascolto.
Dalla Prefazione di Chiara De Luca
La necessità del corpo
Non mi sono fatta mancare alcun peccato.
Ma l’aureola la voglio comunque
perché un amore mi espande.
Come quando nell’infanzia
contavo fino a cinque per scacciare i fantasmi,
mi bacio cinque volte la mano.
Questo è il mio corpo,
corpo che mi fu dato
perché Dio saziasse la sua natura onnivora.
Ho preso e mangiato senza misura
sul ciglio dell’amore più crudo
il mio povero corpo
è fatto corpo di Dio.